La tessera base del mosaico Diamantino è un oggetto ricco di citazioni. La forma del rombo allungato, lavorato in modo tale da diventare tridimensionale, richiama i tradizionali rivestimenti ceramici e le grafiche di Gio Ponti, il pattern a scampoli di Arlecchino e l’arte cinetica. È un mosaico postmoderno ispirato allo stesso tempo alla cultura alta e alla cultura popolare italiane, o meglio: mediterranee. La sfaccettatura del rombo si presta a essere interpretata sia attraverso il colore sia dal punto di vista compositivo: oltre alla disposizione classica, con Diamantino si realizzano composizioni più particolari come quella a spina di pesce. Quando la tessera unisce due tonalità, il colore è sempre
applicato a pennello: in questo modo è possibile combinare superfici lucide e matt, applicazioni di lustri o metalli preziosi e colorazioni sature e materiche, ottenendo contrasti esteticamente interessanti. Le pareti diventano così il supporto per un rivestimento che le fa vibrare di matericità, di colore, di luci e ombre.